La Turris Bisleonis nasce ufficialmente nel 2004 con l’intento di valorizzare e promuovere un bene storico ed artistico di inestimabile valore per la città di Porto Torres, la basilica di San Gavino, monumento che spicca per le sue originali caratteristiche nel vasto panorama dell’architettura romanica della Sardegna.
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La Basilica di San Gavino è il monumento romanico più grande della Sardegna e l’unico esemplare progettato a due absidi affrontate. La cripta seicentesca custodisce le reliquie dei Martiri Turritani ed è possibile ammirare al suo interno splendidi sarcofagi di epoca romana, oltre ai resti di un monumento funerario del IV sec. d.C.
È una delle meraviglie del Romanico sardo e tra le più antiche, perché costruita agli inizi dell’XI secolo. La basilica è dedicata ai martiri Gavino, Proto e Gianuario, che vissero ai tempi delle persecuzioni cristiane degli imperatori Diocleziano e Massimiano e che furono uccisi nel 303 d.C. Gavino, soldato romano convertitosi dopo aver conosciuto Proto e Gianuario, il 25 ottobre; Proto e Gianuario, rispettivamente presbitero e diacono, il 27 ottobre.
Le suggestive chiesette di Balai Vicino e Balai Lontano sono anch’esse legate alla devozione verso i Santi Martiri Turritani. La chiesa di Balai Vicino o di San Gavino a Mare , incastonata nella roccia a picco sul mare, è stata infatti edificata a memoria del loro più antico luogo di sepoltura. L’edificio, costituito da un’unica navata in pietra calcarea, sorge accanto ad una parete rocciosa dove si aprono degli ipogei risalenti all’epoca romana.
Gli scavi e le ricerche che hanno interessato, in tempi e modalità diverse, il sito su cui sorge la Basilica dei Martiri Turritani, hanno portato alla luce un’importante e vasta area archeologica attraverso la quale è possibile tornare ai primi secoli del Cristianesimo in Sardegna. Il complesso monumentale di Monte Agellu (dal latino agellus: piccolo campo, cimitero) occupa infatti il sito di un’antica necropoli ai margini della colonia romana di Turris Libisonis.
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